Dedicato alla testuggine comune o tartaruga di Hermann

Malattie

La diffusione dei rettili e le maggiori attenzioni che vengono rivolte a questi animali hanno determinato un incremento del numero dei Medici Veterinari specializzati nella loro cura. Grazie al continuo progresso nel campo della diagnostica, delle terapie e delle tecniche chirurgiche oggi è possibile intervenire efficacemente per risolvere diverse patologie. Anche le testuggini possono quindi godere dei vantaggi offerti dalla medicina d’avanguardia.

Al solo fine descrittivo sono elencate alcune delle patologie di questi animali. Ma attenzione, per le cure è richiesta in ogni caso la consulenza di un Medico Veterinario Specialista.

Dieta iperproteica durante la crescita
Le giovani testuggini alimentate con diete iperproteiche come ad esempio in eccesso di fagioli o carne mostrano spesso un’alterazione della crescita. Ciò determina un anormale sviluppo del carapace che si presenta “soffice”, con scudi “a piramide” e dimensioni sproporzionate degli arti e del carapace stesso. Nei casi estremi si presenta una anomala pigmentazione chiara del carapace. Questa patologia è spesso irreversibile.

Deficienza di vitamina A
E’ relativamente comune nelle tartarughe d’acqua. Si manifesta in metaplasia e degenerazione della superfici epiteliali come congiuntiva, gengiva, dotti pancreatici, tubuli renali, pelle ed alveoli polmonari. Segni clinici della malattia sono: congiuntivite, edema palpebrale con occhi semi chiusi, pelle squamosa, rinite, stomatite necrotica, ittero, problemi respiratori, problemi renali. A causa del ruolo essenziale della vit. A nella dieta è consigliabile garantirne un costante apporto in basse quantità.

Deficienza di vitamina D3 e osteodistrofia nutrizionale
E’ comune alle tartarughe di acqua e di terra, risultato di un inadeguato apporto di minerali e vitamine nella dieta. Fattori predisponenti sono: alimentazione di sola lattuga; dieta iperproteica e carente in calcio; uso di fonti luminose artificiali inappropriate che diminuiscono l’attivazione della vit. D3. I segni della malattia sono differenti per le due categorie. Le testuggini presentano: crescita ridotta del carapace rispetto a testa ed arti, scudi piramidali, piastrone soffice, debolezza e deformità degli arti. Le tartarughe d’acqua presentano il carapace soffice tanto da poter essere compresso fra le dita. Trattamento: farmacologico di integrazione della vitamina mancante e correzione della dieta.

Deficienza di iodio
Si ha nelle diete carenti in iodio o nelle diete in eccesso di cavoli. I sintomi includono: letargia, debolezza, gozzo, edema. Trattamento: farmacologico e correzione della dieta (apporto di acqua ricca di iodio).

Steatite
E’ un accumulo di grasso nei tessuti con loro alterazione. Si verifica nelle diete eccessivamente ricche di grassi, che includono ad esempio cibo per cani o gatti, formaggi, latticini, pesce, inopporune per le specie erbivore, da somministrare con cautela anche in quelle onnivore o carnivore. I sintomi sono: obesità, presenza di grosse masse di grasso palpabili nella fossa inguinale ed ascellare, ittero/epatite per accumuli di grasso nel fegato. Trattamento: farmacologico e correzione della dieta.

Malformazioni degli scuti
A volte alcuni esemplari nascono con delle malformazioni degli scuti del carapace. Nella foto sotto è possibile vedere una tartaruga con alcuni scuti sdoppiati. Questo difetto non implica alcun problema funzionale ma solo estetico.

Malformazione di alcuni scuti.

Gotta viscerale e articolare
E’ un accumulo di urati cristallizzati a livello dei vari tessuti e delle articolazioni dovuto a danni renali e favorito da dieta molto ricca in proteine, disidratazione e carenza di vit. A, o utilizzazione di farmaci in grado di danneggiare i reni. Mentre la gotta viscerale è di difficile rilievo e spesso è diagnosticata alla autopsia, causando disturbi diversi a seconda del o degli organi colpiti, la gotta articolare si sospetta facilmente qualora vengano rilevati ingrossamenti a livello delle articolazioni o in altre parti delle zampe con difficoltà di movimento. Il trattamento è farmacologico ma i risultati sono in genere scarsi.

Parassitosi intestinale: Ascaridi, Ossiuridi e Tenie
Gli ascaridi e gli ossiuridi sono comuni parassiti delle testuggini; può quindi essere necessaria una sverminatura. Gli esemplari affetti spesso non mostrano alcun sintomo, ma quelli con molti parassiti hanno anoressia, vomito con presenza di parassiti ed occasionalmente ostruzione intestinale, diarrea, enterite. L’infestazione da tenia generalmente non si riscontra negli animali erbivori.

Ectoparassitosi: Infestazione da zecche
Abbastanza rara, avviene nel caso di convivenza con altri animali infestati. Le zecche vanno asportate manualmente o mediante l’applicazione di una soluzione disinfestante opportunamente dosata. Con applicazione di un pò di olio alimentare sulle zecche di solito dopo poco si staccano più facilmente.

Zecche

Ectoparassitosi: Infestazione da larve di mosche
Si verifica di solito come problema secondario ad una patologia quale un trauma o una cloacite. Le larve vanno rimosse manualmente e la zona va disinfettata e curata.

Larve di mosche

Dermatite necrotica (Ulcerative Shell Disease USD)
E’ una infezione del carapace con comparsa di lesioni consistenti nel distacco degli scudi ed aspetto “corroso” o emorragico degli stessi. Ne esistono due tipi: umida (wet USD) e secca (dry USD). La USD umida spesso si complica in una setticemia mortale; la USD secca riconosce anche una causa mista batterica/fungina, e tende a cronicizzare.

USD umida

Il trattamento consiste nel rimuovere tutto il materiale affetto per permettere l’areazione dello scudo; applicare giornalmente una soluzione concentrata di povidone-iodio; applicare localmente un antibiotico appropriato. Può essere necessaria una terapia antibiotica appropriata per via generale. L’esposizione all’aria delle aree affette è spesso la linea di trattamento più fruttuosa, per cui è necessaria una vasta rimozione delle placche. Le testuggini non devono andare in letargo fino a che la lesione non è stata curata a dovere.

USD secca

Rinite (Runny nose syndrome RNS)
E’ una infiammazione del tratto iniziale delle vie respiratorie. Le cause della rinite sono ancora incerte. Infezioni batteriche primarie o secondarie portano ad una infezione cronica debilitante. Possibili cause predisponenti sono: infezioni batteriche o virali, ipovitaminosi A, stress, temperature ed umidità inappropriate, micosi, irritazioni da polveri o spore. La Testudo graeca può essere predisposta alla malattia. Compare uno scolo nasale continuo, filante, acquoso, le mucose nasali e boccali appaiono infiammate, la respirazione avviene a bocca aperta e si apprezzano rumori respiratori. Spesso vi è anche uno scolo oculare. Il trattamento è farmacologico.

Setticemia
E’ una grave invasione del sangue da parte di agenti patogeni e non è rara. Spesso è il risultato di un’infezione batterica, come una polmonite od una USD od un ascesso, che raggiunge il sangue e provoca la morte in breve tempo. I sintomi sono: vomito, letargia, arrossamento eritematoso di piastrone e carapace, ittero secondario, polidipsia, emorragia petechiale delle membrane mucose.

Segni di setticemia

Stomatite necrotica
E’ una infezione necrotica della cavità buccale che solitamente interessa la membrana mucosa delle labbra, gengiva e glossa associata alla formazione di membrane difteriche. Il letargo crea le condizioni ideali alla sua progressione. Costituisce una maggiore complicazione dell’anoressia post-ibernazione (PHA). I sintomi includono anoressia, ricorrenti aperture della bocca, gonfiore della faccia. Le testuggini malate vanno strettamente isolate. La cura consiste nella disinfezione locale giornaliera con soluzioni idonee, nei casi più gravi è necessaria una terapia antibiotica appropriata. La prognosi è variabile. Spesso la malattia è il risultato anche dello sporadica convivenza con testuggini portatrici della stessa patologia.

Stomatite necrotica

Polmonite
L’anatomia del sistema respiratorio dei Cheloni è lievemente differente da quello dei mammiferi. I polmoni sono situati dorsalmente appena sotto il carapace e non posseggono vere membrane pleuriche. Hanno la consistenza e la forma di spugne. E’ presente una membrana orizzontale ed i suoi movimenti influenzano la ventilazione polmonare. L’inspirazione e l’espirazione sono assistite dal movimento degli arti anteriori. La polmonite acuta può progredire rapidamente fino alla morte in poche ore. Se questo periodo iniziale viene superato, si può sviluppare in forma cronica. La causa è batterica, oppure virale con complicazione batterica. I sintomi includono: bocca spalancata, estensione del collo, abbondante scolo nasale ed orale, cianosi, debolezza, iperattività (a causa della difficoltà respiratoria). La cura è farmacologica e la prognosi è favorevole solo se gli animali vengono trattati il più presto possibile. I sintomi della polmonite cronica includono: lieve ma persistente scolo mucoso dalla bocca, cianosi, debolezza, talvolta barcollamenti e apertura ricorrente della bocca, malattie associate. La cura è farmacologica e la prognosi non è sempre favorevole.

Infezioni oculari
Congiuntiviti e blefariti sono frequenti. L’ipovitaminosi A predispone alla comparsa di queste patologie. Occasionalmente la blefarite può essere la conseguenza di una infezione ascendente, come un ascesso dell’orecchio, di un’infezione orofaringea oppure di un’irritazione da corpo estraneo. Una cheratite batterica superficiale appare come una piccola macchia bianca sulla superficie cornea e risponde bene ad una cura antibiotica locale appropriata, insieme eventualmente alla correzione della dieta.

Lesioni traumatiche dello scudo
Le lesioni traumatiche del carapace o del piastrone sono relativamente frequenti, causate soprattutto dagli attacchi di altri animali. Il pronto soccorso consiste nel lavare la ferita con acqua corrente o acqua ossigenata, tamponare l’emorragia e portare immediatamente l’animale dal Veterinario. Il trattamento è chirurgico. Nelle foto è possibile vedere una lesione della zampa causata dai morsi di topi, una tartaruga con una rottura dello scudo provocata dai morsi di un cane ed una tartaruga uccisa e divorata da topi.

Lesione della zampa anteriore sinistra causata dai morsi di topi.
Lesione dello scudo causata dai morsi di un cane.
Stesso esemplare della foto precedente, dopo riparazione con resina e fibra di vetro.
Carcassa di tartaruga uccisa e divorata dai topi.

Prolasso del pene
Il prolasso del pene consiste nell’abbassamento e fuoriuscita parziale o totale del pene dalla sua apertura naturale a causa del rilassamento dei muscoli di sostegno. Alcuni fattori che possono determinare questa condizione sono: l’osteodistrofia nutrizionale, le infezioni batteriche, le infezioni da parassiti, le infezioni fungine, la costipazione, una generale debilitazione, problemi della libido. Nel caso di prolassi recenti, non traumatizzati e non infetti il medico può tentare la riduzione manuale e la cura farmacologica, altrimenti si rende necessario un intervento chirurgico di amputazione sotto anestesia generale.

Prolasso del pene

Ritenzione ovarica
La mancata deposizione delle uova da parte delle testuggini può essere causata da: problemi legati all’ambiente in cui vivono (temperatura o dieta inappropriata, disponibilità di acqua, tasso di umidità, interventi umani stressanti, convivenza con maschi aggressivi); uova di dimensioni o forma anomale; calcoli; conseguenza di cure mediche. Una radiografia è indispensabile al medico per effettuare la diagnosi esatta. Nel caso in cui non appare ostruzione meccanica al passaggio delle uova attraverso il canale pelvico è possibile tentare una espulsione assistita con farmaci specifici. Se invece la radiografia mostra che il passaggio delle uova risulta impossibile si ricorre ad un intervento chirurgico di celiotomia (cioè di apertura della cavità che contiene i visceri addominali detta cavità celomatica). Se si presenta un singolo uovo troppo grande per attraversare il canale pelvico nonostante la lubrificazione e il trattamento farmacologico ed inoltre la tartaruga non è in grado di affrontare l’intervento chirurgico si può ricorrere ad una delicata puntura cloacale finalizzata alla rottura dell’uovo il cui contenuto successivamente viene aspirato.

Radiografia di tartaruga con ritenzione ovarica

Ascesso dell’orecchio
E’ la formazione patologica di una sacca piena di pus: la tumefazione della regione dell’orecchio può anche interessare l’occhio. I sintomi includono anoressia, disfagia, blefarite, rossore della faccia e testa portata storta. La terapia medica antibiotica spesso è inefficace poichè la patologia tende a diventare ricorrente. Il trattamento più efficace è chirurgico in anestesia generale, con apertura e svuotamento dell’ascesso. Inoltre si possono avere ascessi anche su articolazioni e zampe più in generale.